Gli altri hanno Lattanzi, noi avremo Bizio per sempre

A Fabrizio del 2010, seduto in tribuna, ad aspettare…

Non andare via, rimani e aspetta, che “il bello” dovrà ancora accadere.

Stai per fare il tuo primo allenamento con gli Under 21, e vedi la prima squadra che si sta allenando prima di te: non avere paura dei grandi, non avere paura della loro fisicità, ma soprattutto non avere paura di non avere le capacità di poterne fare parte.

Sacrificherai i tuoi weekend liberi per migliorare…

Sacrificherai i rapporti con amici e parenti, solo perché ti devi allenare…

Sacrificherai il tuo stesso corpo, i tuoi dolori, i tuoi infortuni, perché se non sei pronto per allenarti seriamente, non sarai mai pronto per giocare la partita seriamente…

Crescerai, migliorerai, ma non fermarti: c’è sempre un obiettivo da inseguire, e ancora oggi lo stai cercando…

 

Stai per entrare in campo, qualcuno lo conosci, altri no; è tutto nuovo e si vede da lontano che ti senti fuori luogo. Non sanno il tuo nome, e tu, vabbè, i nomi non te li sei mai ricordati, ma si vede che c’è un ambiente familiare, che tutti si salutano, si abbracciano, è comunque un qualcosa che non hai mai avuto.

Troverai una nuova famiglia pronta ad accoglierti, pronta ad abbracciarti, e ancora adesso, nonostante tutto, pronta a sostenerti…

Ti farai identificare con quei colori, l’arancio e il nero, anzi no il #Blacks, perché essere un Blacks sarà sempre una tua fonte di orgoglio: arriverà un’estate in cui il dirigente di una squadra ti chiederà in che squadra sei cresciuto, e quando non hai detto St’Charles, ti risponderà: “Ah no? E io che pensavo fossi sempre stato là”. Cosa migliore non poteva dire.

Porterai quei colori in giro per tornei estivi, e porterai il nome del St’Charles in alto, perché farà parte di te, di quello che sarai, e nulla e nessuno dovrà parlarne male: litigherai con un tizio perché oserà dire “cosa ci fai là?” “NIENTE, MI SENTO A CASA!” ma che ne sanno gli altri?

 

Guarda c’è un ragazzo biondino, un po’ sovrappeso,

certo non sarà Kobe Bryant a giocare a basket (del resto chi lo è?),

certo non sembra molto loquace,

certo sembra avere più difetti che pregi,

ma non ti preoccupare… diventerà solo il tuo migliore amico!

 

C’è un ragazzo che sta parlando con quello che sarà il tuo allenatore, sembra simpatico, spigliato, alla mano sicuramente… Guarda ti dico solo che con lui dividerai tanti di quei contropiedi che nemmeno immagini, dividerai una stanza di un hotel a un corso allenatori, vi sosterrete a vicenda, sarete molte volte uno la forza dell’altro, avrai l’onore di chiamarlo Papà, Capitano, Coach e, sinceramente, spero che tu possa diventare solo la metà dell’uomo che è lui!

 

Ad alcuni il tuo nome non entra proprio in testa, però pure te ogni volta che ti presenti dici sempre la stessa cosa: “Ciao mi chiamo Fabrizio, ma chiamatemi Bizio, che non sempre mi giro se mi chiamate per nome”. Ma ti posso dire una cosa? Bizio sarà il nome che più aleggerà dentro a quel campo…

I tuoi allenatori che ti urleranno contro (ma, tranquillo, non li hai mai sentiti e continuerai a non farlo) …

Tuo padre che proverà, dal suo solito angolo, a darti qualche consiglio: tu dirai di sì, ma difficilmente lo capirai davvero…

Dalla tribuna arriverà di tutto, ma tu come al solito te ne fregherai…

Ma soprattutto i bambini, anzi i TUOI bambini, che urleranno il tuo nome a ogni canestro, a ogni giocata bella, o semplicemente quando prenderai l’ennesima botta, rischiando di non alzarti. Saranno loro la tua grandissima forza, saranno loro a copiare i tuoi movimenti durante gli allenamenti, saranno loro a venire ad abbracciarti a fine partita qualsiasi sia il risultato: sarai tu il loro mito!

 

Caro Fabrizio del 2010,

nel St’Charles troverai una seconda casa, una seconda famiglia, una maglia da onorare, dei bimbi da ispirare, degli amici veri, sensazioni uniche, vittorie di campionati, sconfitte che faranno crescere, motivazioni, certezze…

oppure, se non vuoi tutto questo, fai una cosa: alzati dalla tribuna e tornatene a casa, e non saprai mai quello che ti sarai perso…