U16: Smit 40 – St’Charles 36

ROMA. A dir poco deludente, se non proprio mortificante, la figuraccia rimediata dall’Under 16 sul parquet della Smit Roma Centro. Una sconfitta da far arrossire dalla vergogna. Uno stop che ci poteva anche stare ma non nella maniera in cui è maturato. Disarmanti le percentuali al tiro e ai rimbalzi, decisamente squilibrato l’assetto difensivo, scoordinato e inconcludente quello offensivo, azzardato qualche esperimento tecnico-tattico che ha finito per confondere ancor di più le idee già di per sé sin troppo nebulose. Insomma, ci si è capito ben poco in campo e in panchina. Sono mancate del tutto la voglia di applicazione, il desiderio di superare l’avversario, l’aggressività di combattere su ogni pallone, la personalità di chi vuol primeggiare. E’ venuta meno anche l’umiltà di provare a vedere se i rami in panchina potessero portare frutti al quintetto in campo. Un St. Charles che ha finito per appiattirsi paurosamente verso la mediocrità assoluta. Anche se gli obiettivi sono ben altri nella stagione delle formazioni giovanili, nulla toglie che ogni gara, anche quella che sulla carta può risultare la più insignificante, va affrontata con serietà e determinazione. E’ questo, passaggio fondamentale di crescita e non solo sportiva.

L’analisi della gara evidenzia il pressapochismo con cui i “blacks” l’hanno affrontata. L’approccio sembra quello giusto, anche se le percentuali realizzative restano paurosamente basse, tant’è che la prima frazione si chiude con gli ospiti avanti di 2 lunghezze, per un punteggio che recita 8 a 6 sul tabellone! Un Bruni in grande spolvero scava il solco a favore del St.Charles che va al riposo lungo con un confortante + 9 (21 a 12). La ripresa è uno stillicidio di bile a ogni azione. Alla Smit non pare vero di poter risalire quasi agevolmente la china. Così, sfruttando la scarsa percentuale al tiro dal campo degli ospiti e lasciando loro la sola possibilità di andare a punti dalla lunetta, i padroni di casa annullano il gap e impattano sul 27 pari in chiusura di terzo quarto. Punti nell’orgoglio i “blacks” accennano una discreta reazione in avvio di frazione conclusiva. Sembra quasi fatta quando Faedda mette la tripla del massimo vantaggio nel quarto (+ 5, 34 a 29 al 37’). Pura illusione, perché gli ospiti vanno in affanno e in confusione completa. Un paio di distrazioni fatali su rimesse da fondo campo, mal gestite da Achou Ouiy e da Faedda, finiscono per regalare un paio di palloni trasformati in punti preziosi dalla scaltrezza avversaria. Negli ultimi 90” di gioco il St.Charles va letteralmente in bambola e la Smit, con un break di 9 a 0, prima aggancia e, poi, sorpassa gli avversari andando a fissare il punteggio sul 40 a 36 a proprio favore. Agli ospiti resta, ancora una volta, l’ingrato e amaro compito di leccarsi le ferite.

(parziali: 6 -8; 12 – 21; 27 – 27)

SMIT ROMA CENTRO: Trozzi 4, Vottero, Spurio 7, Fornale, Di Stefano 2, Faustini 2, Vulnera 14, Amori  5, Gilardini 6, Casanova. Coach Crudeli.

ST.CHARLES: Zanni 3, Maio, Faedda 15, Trenta M., Trenta S., Bruni 13, Sensoli G. 2, Vitale, Sensoli E., Biccheri, Achou Ouiy 1, Crudele 2. Coach Abbate / Picciotti.

Arbitri: Taddei di Roma

Salvatore VITALE